Centro di informazione, documentazione e orientamento per l'autonomia, l'indipendenza e l'inclusione delle persone con disabilità.
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Una grotta in miniatura per raccontare le rocce attraverso il tatto - 19/03/2024

Raccontare le rocce attraverso il tatto: è la sfida in cui si è misurata ProM Facility, Centro di Prototipazione di Trentino Sviluppo in Polo Meccatronica, che a Rovereto ha stampato in 3D una grotta in miniatura. Il modellino, altamente dettagliato, verrà utilizzato dalla Cooperativa Sociale AbilNova di Trento durante l’attività didattica nelle scuole, per spiegare ai bambini/bambine ciechi e ipovedenti cosa siano, ad esempio, le stalattiti e le stalagmiti.

L’iniziativa è nata nell’àmbito del progetto europeo Erasmus+ denominato Flex Picture Ebook (letteralmente “Ebook con immagini flessibili”), che vede coinvolti accanto ad AbilNova altri cinque partner, coadiuvati dalla casa editrice francese Les Doigts Qui Rêvent, vale a dire l’Università Johannes Kepler di Linz in Austria, la Fondazione Robert Hollman di Padova, l’Istituto per Giovani Ciechi di Tolosa, l’Associazione Ludosens per la Neurodiversità e il Centro Lituano per l’Istruzione dei Ciechi e degli Ipovedenti di Vilnius.
«Il progetto – spiegano i promotori – consiste nell’adattamento in digitale del libro stampato Émile veut une chauve-souris di Vincent Cuvellier – Leo vuole un pipistrello nella versione italiana – affinché le giovani Lettrici e Lettori possano regolare la leggibilità del testo e delle illustrazioni, nonché attivare animazioni sonore e visive su alcune pagine di più difficile comprensione. Grazie a questi piccoli accorgimenti il libro “nasce accessibile” anche ai bambini con disabilità e potrà essere più facilmente impiegato nelle attività condivise con tutta la classe o in famiglia».

Nello specifico, l’obiettivo di AbilNova era quello di rendere fruibile l’ebook anche per bambini e bambine con deficit visivo ed è qui che si è inserito il lavoro di ProM Facility, già negli anni scorsi impegnato per favorire l’accessibilità degli spazi pubblici e privati alle persone cieche e ipovedenti. È stato quindi ideato un “software convertitore” di testo in Braille, che prepara molto rapidamente file idonei a essere stampati in 3D. «Nell’ambito del progetto Flex Picture Ebook – spiega in tal senso Roberta Zumiani di AbilNova – è stata creata una guida pedagogica che aiuta gli adulti a sviluppare buone pratiche educative e nuovi accorgimenti per l’accessibilità digitale. Tra i suggerimenti emersi, vi è quello di presentare ai bambini e alle bambine, prima o durante la lettura, degli oggetti in 3D, capaci di supportare lo sviluppo di alcuni concetti altrimenti difficili da descrivere con le sole parole, soprattutto per i più piccoli».
Tra questi concetti, vi è anche quello di stalattiti e stalagmiti, donde l’idea di costruire una grotta in miniatura, tutta da toccare, per capire com’è fatta. «Il modello – sottolinea Matteo Perini, tecnico di ProM Facility -, è stato stampato con dimensioni adatte alle mani di un bambino e arricchito di particolari che mostrano varie conformazioni rocciose. La realizzazione è stata attuata in poliammide 12, materiale certificato per il contatto con la pelle, che garantisce un buon livello di dettaglio e che il tatto allenato degli alunni/alunne ipovedenti saprà cogliere. Ma anche la solidità della struttura è un elemento chiave, se è vero che la grotta passerà di mano in mano tra i bambini e le bambine delle diverse classi durante la lettura del libro». 

 

Grotta in miniatura stampata in 3D da ProM Facility

La grotta in miniatura stampata in 3D da ProM Facility