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Al MoMa di San Francisco arrivano oltre cento opere realizzate da artisti con disabilità - 30/01/2024

"Il San Francisco Museum of Modern Art (SFMoMA) sta lavorando in partnership con il Creative Growth Art Center, un’organizzazione no-profit della Bay Area, con l’intento di dare spazio al lavoro di artisti con disabilità. L’iniziativa coincide con il cinquantesimo anniversario del Creative Growth Art Center, che dal 1974 si occupa proprio di favorire la creazione e l’esposizione di opere d’arte di artisti disabili. E il SFMoMA celebra questa ricorrenza con l’acquisizione di più di cento opere d’arte, ma non solo”, si legge in un articolo.

 

“Questa partnership fa parte del nostro impegno costante per realizzare la visione del SFMoMA di presentare e raccogliere una gamma più diversificata di artisti, ampliando la nostra comprensione della storia dell’arte e delle narrazioni e degli artisti che l’hanno plasmata. È uno dei tanti passi importanti nell’impegno atteso dal museo nel dare priorità all’accessibilità e agli artisti con disabilità”, ha raccontato Christopher Bedford, direttore del SFMoMA.

 

E ancora: “La collaborazione sancita dall’acquisizione delle opere d’arte durerà tre anni. L’idea è quella di far luce sul lavoro di artisti con disabilità fisiche o cognitive per promuovere questo tipo di inclusione nel mondo dell’arte. Oltre all’acquisto delle opere, il museo ha in programma l’organizzazione di due mostre in collaborazione con il Creative Growth, che accompagnerà anche una serie di eventi speciali. La prima delle mostre aprirà nella primavera del 2024, e presenterà una selezione delle opere acquisite dal SFMoMA, tra cui quelle di artisti come Joseph Alef (California, 1981), Camille Holvoet (California, 1952), Susan Janow (California, 1980) e Dwight Mackintosh (California, 1906 – 1999). Oltre all’esposizione verrà presentata anche un’opera d’arte commissionata all’artista del Creative Growth William Scott (California, 1964), pittore noto per i suoi murales raffiguranti la vita cittadina e la cultura di San Francisco, che realizzerà un lavoro site-specific per la serie Bay Area Walls del museo”.

 

“Per troppo tempo le istituzioni artistiche hanno ignorato o sottoriconosciuto gli artisti con disabilità, persone di talento che non possono più essere relegate nella categoria degli ‘outsider’, poiché occupano saldamente le pareti dei musei di tutto il mondo”, ha evidenziato Ginger Shulick Porcella, direttore esecutivo del Creative Growth.

 

Fonte: superabile