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Assunzioni agevolate 2024: tutte le misure - 26/04/2024

Assunzioni agevolate 2024, alcune misure sono state eliminate, sostituite vda altre, in particolare a vantaggio di donne, giovani, over 50 e persone con disabilità. In questo post le descriviamo nel dettaglio.

 

Assunzioni agevolate 2024: sono state introdotte numerose novità, contributive e fiscali, a vantaggio di chi assume giovani, donne, over 50 e persone con disabilità. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta. (scopri le ultime notizie su lavorodisoccupazioneofferte di lavoro e concorsi attivi.

 

Assunzione agevolate giovani 2024

Nuove soglie di età e decontribuzione

Nel 2024, è stata ridotta l’età massima dei giovani lavoratori che possono beneficiare delle assunzioni agevolate. Da quest’anno, i giovani devono avere meno di 30 anni, precisamente fino a 29 anni e 364 giorni, per rientrare nei criteri di agevolazione. La modifica serve a incentivare l’ingresso nel mondo del lavoro di persone ancora più giovani.

 

È stata anche introdotta una modifica alla riduzione dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro: passa dal 100% al 50%, con un tetto massimo di 3.000 euro all’anno, ridistribuiti in quote mensili. Di conseguenza, il massimale di decontribuzione mensile applicabile è di 250 euro.

 

Periodo e requisiti di fruizione invariati

Nonostante queste modifiche, il periodo massimo di fruizione dell’incentivo resta a 36 mesi, senza l’estensione a 48 mesi precedentemente prevista per il triennio 2021-2023 nelle aziende del Mezzogiorno.

Restano invariati i requisiti soggettivi del lavoratore: è essenziale che il lavoratore non sia mai stato impiegato a tempo indeterminato, né con lo stesso datore di lavoro né con altri, durante l’intero arco della sua vita lavorativa, a eccezione degli impieghi sotto contratto di apprendistato professionalizzante.

 

Esclusioni e limiti per l’ottenimento dell’incentivo

L’incentivo non copre: contratti di apprendistato, lavoro intermittente, lavoro domestico. Non è applicabile nel caso di assunzioni di giovani in posizioni dirigenziali. Inoltre, l’azienda non deve aver effettuato licenziamenti individuali o collettivi nella stessa unità produttiva nei 6 mesi antecedenti e non deve procedere a licenziamenti per GMO dello stesso lavoratore agevolato o di altri lavoratori della stessa qualifica nei 6 mesi successivi all’assunzione agevolata.

Per garantire una chiara comprensione di queste regolazioni, la circolare INPS di riferimento è la n. 40 del 2018.

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Assunzioni agevolate 2024: donne svantaggiate

Modifiche agli incentivi per l’assunzione di donne svantaggiate

Dal 2024 c’è una revisione degli incentivi legati all’assunzione di donne svantaggiate, con un ritorno alle modalità applicate prima degli ultimi tre anni. La principale consiste nella riduzione della decontribuzione: il sostegno fiscale si dimezza, passando dal 100% al 50% dei contributi a carico dei datori di lavoro, e questa volta include anche i contributi INAIL. A differenza del passato, non è più previsto un tetto massimo annuale alla decontribuzione, una variabile che negli ultimi tre anni era fissata a 8.000 euro.

 

Requisiti invariati per le donne svantaggiate

I requisiti necessari per accedere a questi incentivi sono invariati rispetto agli anni precedenti. Le donne svantaggiate devono soddisfare uno dei seguenti criteri:

  • Avere almeno 50 anni e essere disoccupate da oltre 12 mesi.
  • Essere di qualsiasi etàresidenti ovunque e senza impiego da almeno 24 mesi.
  • Essere di qualsiasi etàsenza impiego da almeno 6 mesi e soddisfare almeno una delle seguenti condizioni aggiuntive:
    • Residenti in un’area svantaggiata.
    • Riconosciute dalla Carta degli aiuti a finalità regionale 2014-2020, approvata e modificata dalla Commissione Europea.
    • Operanti in un settore economico con una marcata disparità di genere, come definito dal decreto interministeriale n. 327/2022.

 

Durata dell’incentivo per contratti diversificati

La durata dell’incentivo varia in base alla tipologia contrattuale:

  • Contratto a tempo determinato: fino a 12 mesi, estendibili in caso di proroga.
  • Contratto a tempo indeterminato: per 18 mesi.
  • Trasformazione da tempo determinato a indeterminato: l’incentivo continua per complessivi 18 mesi a partire dalla data di assunzione originale, se il rapporto era già agevolato dall’inizio, o dalla data di trasformazione, se il rapporto a termine non era agevolato.

Queste disposizioni non richiedono l’approvazione della Comunità Europea per essere applicate.

 

Assunzioni agevolate 2024: donne vittime di violenza

Incentivi per datori di lavoro privati

Nel triennio 2024-2026, è previsto un particolare incentivo per i datori di lavoro privati che decidono di assumere donne vittime di violenza. Questa misura si inserisce all’interno di un contesto di supporto più ampio mirato a facilitare la reintegrazione lavorativa di queste donne.

 

Beneficiarie degli incentivi

Le donne che possono beneficiare di questo incentivo sono quelle che:

  • Sono disoccupate.
  • Hanno ricevuto aiuti dal Fondo per il reddito di libertà per le vittime di violenza, come definito dall’articolo 105-bis del Decreto Legge n. 34/2020.
  • Includono anche coloro che hanno usufruito di aiuti del Fondo nel corso del 2023.

 

Condizioni dell’agevolazione

L’esonero contributivo offerto ai datori di lavoro copre il 100% dei contributi previdenziali, con un limite massimo di 8.000 euro annui, calcolati su base mensile. Questo beneficio non influisce negativamente sulla futura pensione della lavoratrice.

 

Durata dell’esonero per tipologie contrattuali

La durata dell’esonero varia a seconda della tipologia del contratto di lavoro:

  • 24 mesi per i contratti a tempo indeterminato (sia a tempo pieno che part-time), inclusi i contratti di apprendistato professionalizzante.
  • 12 mesi per i contratti a tempo determinato (sia a tempo pieno che part-time).
  • 18 mesi in caso di trasformazione del contratto da tempo determinato a indeterminato, calcolati dalla data di assunzione iniziale o dalla trasformazione.

 

Limitazioni e regolamentazioni

Questo incentivo è considerato un aiuto di Stato e rientra quindi nei limiti del regime “de minimis”, che ammette un massimo di 300.000 euro per tre esercizi finanziari. Non è necessaria l’autorizzazione della Commissione Europea per l’attivazione di questi incentivi.

 

Assunzioni agevolate 2024: Adi e Sfl

Incentivi per l’inclusione lavorativa

A partire dal 1° gennaio 2024, c’è un incentivo specifico per l’assunzione di beneficiari dell’assegno di inclusione (Adi) e del supporto per la formazione e il lavoro (Sfl).

 

Tipologie di contratto ammissibili

I datori di lavoro possono stipulare diverse tipologie di contratto per usufruire di questi incentivi:

  • Contratto subordinato a tempo indeterminato (pieno o parziale).
  • Contratto di apprendistato professionalizzante.
  • Contratto subordinato a tempo determinato (pieno o parziale), incluso il lavoro stagionale.
  • Trasformazione da tempo determinato a indeterminato, mantenendo il beneficio anche nei mesi originariamente agevolati.

 

Condizioni dell’esonero contributivo

L’esonero contributivo dipende dalla tipologia del contratto:

  • 100% dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro per le assunzioni a tempo indeterminato, con un limite massimo annuale di 8.000 euro, riparametrato su base mensile.
  • 50% dei contributi previdenziali per le assunzioni a tempo determinato, con un tetto massimo di 4.000 euro all’anno, anche questo riparametrato mensilmente.

 

Requisiti per i datori di lavoro

Per accedere a questi incentivi, i datori di lavoro devono:

 

Limitazioni all’incentivo

Esistono specifiche limitazioni per garantire l’efficacia e la correttezza nell’uso di questi incentivi:

  1. Il lavoratore assunto con incentivo non può essere licenziato nei 24 mesi successivi all’assunzione, a meno che non sia per giusta causa o giustificato motivo.
  2. In caso di licenziamento al di fuori di questi casi, il datore di lavoro è tenuto a restituire l’incentivo fruito, maggiorato delle sanzioni civili.

Questi incentivi sono concessi nei limiti degli aiuti “de minimis”, che stabilisce un tetto massimo di aiuti di stato che un’entità può ricevere.

 

Dettagli degli incentivi per lavoratori over 50

Per i datori di lavoro del settore privato, è disponibile un esonero contributivo del 50% della retribuzione mensile lorda imponibile ai fini previdenziali per l’assunzione di persone con almeno cinquant’anni di età, che sono state disoccupate per almeno 12 mesi. Questo incentivo è serve a incoraggiare l’occupazione di lavoratori senior, spesso considerati una risorsa preziosa ma sottovalutata nel mercato del lavoro.

 

Durata dell’esonero per tipo di contratto

L’esonero contributivo si applica per diverse durate a seconda del tipo di contratto:

  • 12 mesi per i contratti a tempo determinato.
  • 18 mesi per quelli a tempo indeterminato.
  • In caso di trasformazione del contratto da determinato a indeterminato, l’esonero si estende per un totale cumulativo di 18 mesi.

L’agevolazione può essere combinata con altri esoneri o riduzioni contributive, ma sempre entro i limiti della contribuzione dovuta.

 

Assunzioni agevolate 2024: persone con disabilità

Incentivi economici per l’assunzione di persone disabili

I datori di lavoro del settore privato che assumono persone disabili, anche se non obbligati per legge, possono beneficiare di un incentivo economico calcolato sulla retribuzione lorda imponibile ai fini previdenziali. L’importo dell’incentivo varia a seconda del grado di disabilità del lavoratore e della tipologia del contratto.

 

Dettaglio degli incentivi per tipo di contratto e grado di disabilità

  1. Contratto a tempo indeterminato:
    • 70% della retribuzione mensile lorda per 36 mesi, per l’assunzione di disabili con una riduzione della capacità lavorativa superiore al 79% o con minorazioni delle prime tre categorie.
    • 35% della retribuzione mensile lorda per 36 mesi, per l’assunzione di disabili con una riduzione della capacità lavorativa tra il 67% e il 79% o con minorazioni delle categorie quarta a sesta.
    • 70% della retribuzione mensile lorda per 60 mesi, nel caso di disabili intellettivi e psichici con una riduzione della capacità lavorativa superiore al 45%.
  2. Contratto a tempo determinato (minimo 12 mesi):
    • 70% della retribuzione mensile lorda per 60 mesi, per l’assunzione di disabili intellettivi e psichici con riduzione significativa della capacità lavorativa, analogamente a quanto previsto per il contratto indeterminato.

 

Incremento occupazionale

Maggiorazione del costo ammesso in deduzione per il 2024

Nel 2024, le aziende che effettueranno nuove assunzioni potranno beneficiare di una maggiorazione del costo ammesso in deduzione. Questa agevolazione si applica specificamente alle assunzioni con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato.

 

Requisiti per i datori di lavoro

Per qualificarsi a questa agevolazione, i datori di lavoro devono:

  • Operare come imprese, incluse le imprese familiari e le società di persone, o come esercenti arti e professioni in attività autonoma.
  • Aver svolto attività per l’intero periodo d’imposta del 2023 (365 giorni).

Tuttavia, l’agevolazione non è disponibile per le società e gli enti in condizioni come:

  • Liquidazione ordinaria.
  • Liquidazione giudiziale (fallimento).
  • Sottoposti a procedure liquidatorie relative alla crisi d’impresa, come la liquidazione coatta amministrativa, l’amministrazione delle grandi imprese, il concordato preventivo, e simili.

 

Modalità di applicazione dell’incentivo

L’incentivo prevede una maggiorazione del 20% del costo ammesso in deduzione e si basa su due requisiti principali:

  1. Incremento occupazionale nel 2024:
    • Il numero dei dipendenti a tempo indeterminato al termine del 2024 deve essere superiore alla media dei dipendenti a tempo indeterminato nel 2023.
    • L’incremento deve coinvolgere anche le società controllate e collegate, o quelle facenti capo, anche per interposta persona, allo stesso soggetto, secondo il concetto di impresa unica delineato nel Regolamento UE n. 2023/2831.
    • I lavoratori trasformati da un contratto a termine e gli assunti con rapporto di apprendistato devono essere inclusi nel conteggio.
    • I lavoratori a part-time devono essere conteggiati in proporzione all’orario lavorato, rapportato al tempo pieno.
  2. Aumento del costo del lavoro nel 2024:
    • È prevista una ulteriore maggiorazione del 10% qualora l’assunzione sia rivolta a categorie di lavoratori che necessitano di maggiore tutela, come:
      • Lavoratori svantaggiati o con disabilità.
      • Donne di qualsiasi età con almeno due figli minori di 18 anni.
      • Donne disoccupate da almeno 6 mesi e residenti in regioni ammissibili ai finanziamenti dei fondi strutturali dell’UE.
      • Donne vittime di violenza, con percorsi di protezione certificati e lesioni permanenti verificate.
      • Giovani che accedono agli incentivi all’occupazione giovanile.
      • Lavoratori situati in regioni con un PIL pro capite inferiore al 75%-90% della media EU27 e con un tasso di occupazione inferiore alla media nazionale.
      • Ex percettori del Reddito di cittadinanza non qualificati per l’Assegno di inclusione.

La maggiorazione del 20% si applica al minore tra i due importi: il costo dei neoassunti sostenuto nel 2024 o l’incremento complessivo del costo del personale dipendente rispetto al 2023.

 

Fonte www.lavoroepensioni.it